Prendersi cura di un anziano fragile

Prendersi cura di un anziano fragile

Prendersi cura di un anziano fragile

Guida pratica per il caregiver familiare

GIULIA AVANCINI – Ed Erikson 2020

Non si diventa caregiver per scelta ma per necessità, perché gli eventi della vita ci portano a doverci occupare dei nostri cari che per età e per sopraggiunte malattie fisiche e/o mentali non sono più in grado di svolgere una vita autonoma. L’affetto verso di loro ci fa assumere questo difficile ruolo che spesso rende soli, stanchi, confusi e in difficoltà. Non esiste, infatti, la professione di caregiver ma il ruolo e la formazione avviene sul campo, dove spesso si sbaglia o si ha paura di sbagliare.

Ho trovato la lettura del libro molto utile, il linguaggio è molto chiaro e dà una serie di spunti che possono aiutare a chiarire:

  • il proprio ruolo,
  • definire i propri compiti,
  • capire cosa ci si aspetta da noi stessi  
  • cosa l’altro si aspetta da noi.

Ci aiuta a capire che non si può essere soli, ma si deve imparare a chiedere aiuto e farsi sostenere.

Il testo dà spunti concreti che permettono di professionalizzare il nostro ruolo, dandoci un metodo di analisi del bisogno nostro e della persona che aiutiamo, senza farsi prendere dalla paura e dal burnout. Ci suggerisce come rilevare il bisogno e le difficoltà per permettere a medici, assistenti sociali, psicologi, ecc., di dare un aiuto professionale concreto.

Inoltre, sottolinea che non dobbiamo basarci esclusivamente su compiti assistenziali ma che è importante considerare l’aspetto emozionale che spesso di fronte all’esigenza del fare passa in secondo piano.

Il libro ci aiuta a conoscere quali strumenti possiamo utilizzare per il nostro e il loro aiuto, ad esempio: l’amministratore di sostegno, la teleassistenza, ecc.

Da ultimo permette di conoscere quali servizi il territorio può offrire per condividere con noi la gestione del congiunto.

Il volume dà inoltre indicazioni su come destreggiarsi fra farmaci, «badanti» e burocrazia. Un breve glossario consente di interfacciarsi con maggiore consapevolezza con servizi, uffici e professionisti socio-sanitari.

Il libro è utile per capire i rischi personali che questo ruolo comporta e apprezzare il suggerimento di mantenere gli interessi personali e la vita di relazione che ci aiutano a svolgere al meglio il ruolo di caregiver.

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