Pensieri e interrogativi di una caregiver su più fronti, durante l’epidemia Coronavirus
E’ una situazione di emergenza per tutti ma il mio primo pensiero va agli anziani, persone fragili …sarà che ho una mamma di 89 anni cui dedico tempo e cura con l’aiuto di un’assistente familiare e delle mie sorelle.
Sorrido davanti alla sua espressione quando mi vede con la mascherina oppure quando la metto a lei, mi chiede: “Perché?”
La scusa è l’influenza… ma la sua espressione da punto di domanda lascia comprendere che è come se non gliela stessi raccontando tutta. D’altra parte di “coronavirus” non si parla tra noi (lei non chiede e le nostre piccole conversazioni volgono su altro), ma sono dell’idea che con il bombardamento della tv e dei media qualcosa di queste notizie le sia arrivato.
Ma sarà che ha già vissuto una guerra … io la vedo comunque serena e sorridente. Il suo carattere è sempre stato questo anche da giovane, e così …un po’ di cibo in più nel piatto, la nostra compagnia… e la felicità è già lì. L’emozione più bella è che con loro si torna alle cose semplici, all’essenza!
La sensazione che ho è che il nostro mondo veloce, di corsa, carico di mille impegni, solo ora trasformato e rallentato, si stia un po’ più accostando al loro, permettendoci di guardare e comprendere a fondo anche il loro universo fatto più di piccoli semplici gesti che di parole.
Agli inizi di marzo ho avuto anche l’esperienza di una zia di oltre 80 anni che vive da sola ed è caduta. Dopo un breve periodo di accudimento da parte di due nipoti che si alternavano, si è reso necessario l’aiuto di un’assistente familiare a tempo pieno. La zia non ha mai accettato in passato una badante, può essere che la necessità l’aiuti ad affrontare anche questo importante momento di cambiamento.
Noi, invece, ci siamo trovati davanti a degli interrogativi: come trovare le persone per fare i colloqui? Com’è fattibile fare arrivare una persona da un altro paese, a causa delle restrizioni di legge? Come sarà possibile monitorare la situazione della zia e la gestione dell’adattamento con la sua assistente familiare? Come riusciremo a fare partire il contratto con i disservizi per i collegamenti al sito dell’INPS?
L’augurio è che si riesca a trovare una soluzione nel più breve tempo possibile, che si crei un punto d’incontro tra la necessità della persona anziana di aiuto pratico, compagnia, supporto emotivo e la necessità dell’assistente familiare di trovare un lavoro e un ambiente sereno al fianco della persona da accudire . (S. Lettera firmata)
Grazie S. per questo racconto di cura ricco di spunti di riflessione e di elementi di positività. Sicuramente essere caregiver, in questo momento, è reso ancora più complesso dai vincoli a cui dobbiamo attenerci, vincoli che hanno ripercussioni su aspetti sia organizzativi, sia emotivi, sia relazionali. Ad attenuare la sensazione di solitudine e di assenza di risposte segnaliamo che all’interno della barra rossa in alto nell’Homepage del sito è possibile trovare informazioni, suggerimenti, forme di sostegno per i cittadini. All’interno è possibile, tra l’altro, trovare recapiti telefonici ed email a cui risponde lo Sportello Stranieri/badanti del Comune di Monza e quali attività può svolgere in questo periodo per aiutare chi avesse bisogni urgenti in tema di assistenti familiari.