Mia Madre fa cose “strane”. Come aiutare lei e chi l’aiuta?

Mia Madre fa cose “strane”. Come aiutare lei e chi l’aiuta?

Mia madre ha la demenza. Come posso evitare che in famiglia (nuora, nipoti, anche badante), la prendano in giro quando fa o dice cose strane?

 Per esempio cerca di mangiare i fiori delle piante, se esce con il sole chiede se sta piovendo, cerca di accendere il fornello con il dentifricio!
La badante mi racconta davanti a lei, ridacchiando i suoi comportamenti assurdi. Anche mia cognata e i miei nipoti fanno così, davanti a mia madre che ci resta malissimo. Forse cercano solo di sdrammatizzare. Lo so che di queste cose è importante parlarne insieme ma non con la mamma presente! C’è un libro facile per la badante ed uno più convincente per gli altri familiari da far leggere?

La demenza è una malattia che modifica profondamente i comportamenti della persona malata facendola diventare una persona “diversa” per chi l’ha conosciuta prima (i familiari) e una persona incomprensibile per chi (badante) spesso non sa niente di questa patologia. Quando ci troviamo di fronte a cose sconosciute o “strane” proviamo imbarazzo, fastidio e talvolta paura. Ognuno reagisce in modo diverso: chi allontanandosi, chi scaricando la tensione ridendo, chi contrastando caparbiamente il comportamento del malato, chi provando interesse a capire il perché e cosa fare.

Lei ha colto – nei modi usati da familiari e badante – qualcosa che potremmo chiamare “mal-trattamento” nei confronti di sua madre sul cui viso lei legge dispiacere e imbarazzo. “Mal-trattamento” nel senso non di cattiveria ma di perdita di quel “buon trattamento” che contraddistingue una cura di qualità, rivolta alla tutela e al rispetto dell’identità personale della persona accudita che non è più in grado di tutelarsi da sola. Potrebbe essere molto utile la lettura del testo “Ferite invisibili: Il mal-trattamento psicologico nella relazione tra caregiver ed anziano” – FrancoAngeli, Milano 2011.

Approfondire con letture mirate il senso di ciò che sta succedendo a sua madre e far superare – a chi lo circonda – il disagio che questi comportamenti provocano, è una buona strategia.
Lontani dalla persona malata, crei un’atmosfera di condivisione e non di giudizio dove sia più facile esprimere il disagio da parte di chi fatica a trovare un senso a ciò che succede, accogliere timori e imbarazzi di tutti fino ad arrivare anche farsi una bella risata insieme, senza ferire l’anziana malata, ma trovando il lato comico degli avvenimenti. Talvolta l’ironia può aiutare a sdrammatizzare la fatica fisica ed emotiva del lavoro di cura!
Da ultimo, affinchè sua madre non abbia problemi di salute, la circondi di piante commestibili non trattate, piante cioè i cui fiori e/o foglie possono essere mangiate senza problemi! Alcune molto comuni sono: aneto – basilico – calendula – camomilla – cicoria – crisantemo – finocchio – fiordaliso – fiori di zucca – garofano – gelsomino – lavanda – lillà – margherita – malva – menta – ranuncolo – ravanello – rosmarino – rucola – salvia – songino – trifoglio – viola.

Cliccando sulle parole in blu troverà:

• sotto la voce “Manuali per il lavoro di cura” alcune indicazioni per siti internet da cui scaricare manuali gratuitamente, anche in diverse lingue se la sua badante fosse straniera.

racconti autobiografici: sono libri scritti da chi racconta la propria esperienza di cura. Un grande aiuto potrà derivare dal leggere i problemi, le riflessioni e le soluzioni sperimentate da altri che hanno già percorso questo difficile cammino.

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