L’inserimento in RSA al tempo del Coronavirus
La situazione sanitaria attuale a causa del Covid-19 ha richiesto dei cambiamenti anche a chi ha bisogno di inserire un proprio famigliare in RSA.
Prima del Covid-19 le strutture proponevano modalità di inserimento da tempo consolidate, ora non è più così.
Le Regioni hanno dato nuove indicazioni che le Aziende Territoriali Sanitarie hanno fatto proprie, modificando le procedure di inserimento nelle strutture.
La Regione Lombardia chiede, prima dell’ingresso, un periodo di quarantena di 14 giorni durante il quale un rappresentante sanitario della struttura, o un suo delegato, dovrà verificare che sia effettuato un tampone e un esame sierologico, da ripetersi al termine della quarantena, ed effettuare un triage[1], attraverso un questionario telefonico giornaliero, per valutare la presenza di sintomi riconducibili al Covid-19. Solo in presenza di entrambi gli esami negativi, al termine del periodo di quarantena, viene autorizzato l’inserimento.
Questa è la procedura che attuano tutte le RSA.
Dopo l’approvazione all’inserimento, però, possono esserci delle differenze in quanto ogni struttura si regola in base alle indicazioni della propria equipe medica:
- alcune strutture propongono un ulteriore periodo di quarantena all’interno dell’RSA al termine del quale – se i tamponi e gli esami sierologici risultano negativi – i nuovi ospiti possono essere inseriti nelle normali attività. Durante la quarantena all’interno della struttura, alcune RSA garantiscono i contatti tra ospiti e famigliari attraverso videochiamate e alcune organizzano anche incontri in zone appartate o all’aperto o attraverso uno schermo trasparente;
- altre strutture, invece, non propongono ulteriori periodi di quarantena ma, dopo una visita effettuata dall’equipe medica, autorizzano l’ospite al normale ingresso in RSA;
- altre strutture ancora, hanno scelto di dare priorità agli ingressi di ospiti che provengono da ospedali o strutture sanitarie che hanno, quindi, già dichiarato il paziente negativo ai test del Covid-19.
Vista l’attuale situazione e considerate le differenze, è importante confrontarsi con l’RSA che si è scelta ed attenersi alle indicazioni sanitarie proposte.
[1] Si tratta di una valutazione e monitoraggio dello stato di salute tramite un’ intervista telefonica che il personale fa all’anziano/a direttamente o tramite il caregiver .